Guardiano e ciabattino

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Si chiama Abdoulaye. Porta sempre gli occhiali da sole. Fa il guardiano (“le gardien”) all’asilo infantile Zoodo (“la garderie, Jardin d’enfants à coeur joie”) di Ouahigouya (quarta città al nord del Paese). Dorme sul posto, in uno sgabuzzino di 2×2. Da mattina a sera siede, su una panchina traballante, sotto una tettoia, a destra del portone che dà sul cortile della “garderie” e degli uffici Zoodo. Di notte deve vegliare. Nel quartiere ci sono stati a più riprese furti nelle proprietà e anche aggressioni fisiche. Il guardiano di una ditta del quartiere è stato ammazzato di botte. Gli Uffici Zoodo, lo scorso anno, sono stati svaligiati: perdita 800’000 FCFA (grossa somma per Zoodo). Corrispondono a circa 1500 CHF. Abbiamo deciso, con Zoodo, di applicare a tutte le porte e finestre nuove robuste inferriate. Abdoulaye è molto gentile, sempre sorridente, senza un paio di incisivi. Spesso mi tiene la porta della Toyota 4×4, quando posteggiamo sotto la tettoia e scendo dal veicolo, vicino alla sua piccola postazione. Mi mette a disagio. Sento il peso del “potere del bianco” e l’umiliazione divenuta abitudine e servilismo inconsapevole per i più umili. Una volta, in un villaggio, un anziano che poteva essere mio padre, al mio arrivo, mi fece, deciso, convinto, il saluto militare. Riflesso condizionato e retaggio della colonizzazione. Mi sentii una merda. Abdoulaye, durante la giornata, quando non è impegnato a innaffiare fiori, piante del giardino, raccogliere rifiuti o sistemare maniglie e serrature cinesi immancabilmente rotte o traballanti, fa il ciabattino. Ripara scarpe e ciabatte (almeno così sembra… non ho quasi mai visto clienti). Davanti alla sua panchina ha sistemato un tavolino con una piramide di vecchie ciabatte, infradito, mocassini, scarpe impolverate di secondo o terzo uso. Mariam Maïga, la Presidente di Zoodo, a volte gli affida i suoi sandali per una lucidata. Lui gliele scambia con delle “en attendant” (così chiamano qui le infradito per dire che sono scarpe “provvisorie”, in attesa di poter comprarne di “vere”). Il suo servizio, spolverata o lucidata, costa 50 o 100 FCFA (meno di 10-20 ct). Abdoulaye guadagna 32’000 FCFA al mese (circa 55 -60 FCH). E’ sposato, 4 figli, due maschi e due femmine. Il suo soprannome, mi dicono, è “Dormé”. Guadagna con dignità ed impegno il suo pane. Merita grande rispetto. E per fortuna Dormé… dormiva, la notte del furto.

 F.L., Ouahigouya, 03.02.2016, h. 17.00