Stage in Burkina

Il 30 agosto 2012, dopo mesi di attesa e di preparativi, siamo giunte in Burkina Faso. Abbiamo passato una notte nella capitale e, il giorno dopo, è finalmente iniziata la nostra avventura a Ouahigouya…

Nella prima casa dove abbiamo alloggiato ci siamo trovate subito a nostro agio e anche in ufficio siamo state accolte bene. Con i nostri nuovi colleghi abbiamo iniziato a conoscere ed apprezzare la vita in Burkina, infatti ci hanno fatto visitare i villaggi, che sono la cosa che più ci ha colpito e allo stesso tempo affascinato.

La nostra responsabile pratica Coco ci ha proposto di svolgere uno “stage nello stage” all’Action Sociale di Ouahigouya. In queste due settimane abbiamo potuto vedere le attività dei vari uffici, è stato molto interessante anche se di concreto non abbiamo potuto fare molto. In questo periodo abbiamo anche imparato a gestire i “famosi” tempi morti, infatti a causa della stagione delle piogge spesso le attese si allungavano e alcune attività venivano posticipate.

Già nei primi giorni abbiamo imparato ad andare in moto…

…il feeling è stato immediato…

…sulla sua sella siamo state acrobate, slalomiste, cavallerizze ed ora Valentino Rossi ci fa un baffo…

Con l’associazione Zoodo abbiamo assistito alle riunioni per gli allievi padrinati ed i loro genitori nei villaggi e a Ouahigouya. Queste riunioni avevano come tema centrale la presentazione del sostegno scolastico e l’implicazione dei genitori nell’educazione dei bambini.

Pur non comprendendo il mooré queste riunioni ci hanno permesso di capire la vita delle persone dei villaggi ed alcune problematiche con le quali si è confrontati quando si lavora in una realtà difficile come questa.

Siamo state anche a Baobané e Tavoussé dando il nostro piccolo contributo al progetto di rimboschimento delle aree per combattere la desertificazione e creare zone d’ombra.

Abbiamo trovato questo progetto molto interessante e saremmo curiose di sapere se le “nostre” piantine, tra qualche anno saranno diventate degli alberi.

In questi mesi abbiamo anche partecipato al sostegno scolastico notando che nonostante alcune difficoltà con la lingua in qualche modo riusciamo ad aiutare gli animatori nel loro difficile compito. Siamo state anche a Bilinga con l’infermiere dell’associazione e speriamo di poterci tornare al più presto perché è stato un pomeriggio davvero stimolante. Purtroppo, per ora, abbiamo avuto l’opportunità di vedere sul campo il lavoro che Fatoumata e Simonne svolgono con le donne e i bambini solo una volta a Kelguerima. Sappiamo però, che è un progetto che funziona molto bene in tutti i villaggi interessati in quanto abbiamo partecipato ad una riunione di bilancio con i responsabili di Iamaneh ed abbiamo potuto vedere la soddisfazione degli abitanti. Speriamo di riuscire a seguirle ancora nei loro incontri con le donne ed i bambini.

Sabrina e Serena