Una piacevole sorpresa e una notizia triste
Siamo tornati al Centro di formazione di Baobané con il Presidente di Nouvelle Planète, un’ONG di Losanna con cui collaboriamo da anni e che ha finanziato, grazie a una benefattrice, il Centro stesso. Ora, più che una formazione, gruppi di donne svolgono attività di produzione: sapone di karité, tintura del cotone bio, tessitura. Un gruppo di giovani coltiva un campo a legumi (verze, cipolle, carote, insalata).Tentativi falliti: allevamento di galline – importate dalla Svizzera – e produzione di uova (“il aurait fallu élever des poules de race locale”, dice Mariam Maïga). Appena fuori la recinzione del Centro, una serie di arnie tradizionali e moderne per la produzione di miele. Nella stessa zona, all’ombra di un boschetto di belle piante ormai adulte (acacie, baobab, “nimes”), notiamo un pannello con la scritta: “ZOODO. Pour la promotion de la femme. Reboisement”. E’ per noi una bella sorpresa scoprire che il progetto di rimboschimento finanziato in parte anche da Beogo anni prima, è riuscito nel suo scopo (ce ne eravamo quasi dimenticati…). Rientriamo a Ouahigouya dove incontriamo Fatoumata, una donnona africana, animatrice Zoodo nei Centri nutrizionali. Qualche metro davanti a lei, una bella bimba di 8-9 anni, “coiffure” di treccine tenute assieme da palline colorate. Sta uscendo dal cortile con il suo zainetto nero sulle spalle, dopo aver seguito le lezioni di sostegno. L’animatrice mi dice, fissandomi con aria triste: “…c’est elle qui a perdu récemment son papa…, il était encore jeune”. Gli chiedo di cosa sia morto. Mi spiega che era guardiano in una farmacia della città. E’ stato assalito una notte, legato e picchiato a morte da alcuni ladri per svaligiare la farmacia. L’hanno trovato il mattino ancora vivo e dolorante. Accompagnato in ospedale lì è deceduto, sicuramente per lesioni interne. Dei malviventi nessuna traccia. Guardo Fatoumata e i suoi grandi occhi. Penso che lei può capire ben meglio di me il dolore di una madre. So che anche lei ha perso per ben due volte il padre dei suoi figli. Esco dal cancello per salire in auto. Una mandria di buoi guidata da alcuni ragazzini “Peul” attraversa la strada. Guardo con tenerezza la bimba allontanarsi verso casa, certamente una casupola in banko, del padre troverà solo il ricordo. Sono le 22.46 ora locale. Il caldo comincia a fari sentire di più rispetto ai primi giorni. Ho spostato il tavolo dove scrivo con il Mac sotto al ventilatore del soffitto, al centro del locale. Alla mia sinistra una copia di giovedì 15 gennaio del giornale “Sidwaya, Le jounal de tous les burkinabé”. Sulla prima pagina un titolo: “Commune de Namissiguima. Des manifestants incendient Truegold”, pag7.
Franco Losa
23 gennaio 2015, Ouahigouya