L’ordine è un valore o si può farne a meno?

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“E’ meglio non aprire armadi e ripostigli…!” Ci sono aspetti difficili da spiegare qui in Burkina. Visita alla biblioteca di quartiere. Etichette penzolanti, scritte storte, grafie fantasiose. Armadio all’entrata, in un angolo vecchie tastiere coperte di polvere, groviglio di cavi di vecchi computer. Il tavolino si regge per miracolo, le gambe sono fissate al piano con chiodi, nessuna vite. Agli scaffali è appesa una foto di Lugano rotta, senza un angolo. Sul tavolo un foglio con alcuni richiami all’ordine: sgualcito, a brandelli, fissato con pezzi di carta gommata. Perché? Perché le due bibliotecarie non “vedono” ciò che vediamo noi? Perché l’ordine e il rigore nella cura delle piccole cose, non è il loro problema? Perché, negli uffici Zoodo, il cucinino è stato trasformato in ripostiglio e deposito di ogni cianfrusaglia? Come mai una scritta, un titolo storto, un cartellone di sbieco, una foto appesa e strappata a metà non infastidisce chi ci vive? Siamo noi svizzeri malati d’ordine? L’ordine è un valore o si può farne a meno? Perché la nuova segretaria di Zoodo, peraltro brillante, intelligente, delicata, vestita con gusto, non vede il caos nell’armadio accanto a lei il cui contenuto, quando ieri l’ho aperto per tentare di sistemarvi due scatole di gessi, quasi mi travolgeva? L’ordine e la cura negli abiti, nel vestire, specie nelle donne, è presente, frequente qui in Burkina. Le donne sono spesso eleganti, sanno combinare con gusto i colori, le acconciature, i gioielli che indossano. Perché, più i Paesi sono nordici e più sembra esserci cura per l’ordine? Rosanna, che ci ha raggiunti qui a Ouahigouya, mi propone una chiave d’interpretazione: il clima. “Nei Paesi del Sud”, mi dice, “si vive fuori, si vive molto meno in casa, all’interno. Si ha minor necessità di curare l’ordine e l’estetica degli spazi interni”. Si vive “più all’aperto” e, forse, si è “più aperti” – penso io – più calorosi, come, in effetti si rivelano, spesso, gli amici burkinabé. Sono le 22.28 ora locale. Sono stanco. Il soggiorno arriva al termine. Domani ultima visita al villaggio di Kebakoro per verificare l’impianto della nuova pompa.

Franco Losa

Venerdì 30 gennaio 2015, Ouahigouya