Burkina Faso: i parlamentari si decurtano il salario
E’ di oggi la notizia (AIB) della decisione, presa di comune accordo dai parlamentari burkinabé (unanimità fra i 127 deputati), di diminuire il loro salario. Da 1’200 FCFA (Franchi della Comunità Francese Africana che, al cambio, corrispondono a meno di 2’400 FCH) il loro salario mensile scenderà a 960’397 FCFA (diminuzione del 19%). Il risparmio, ottenuto grazie a tale decurtazione, servirà per istituire un Fondo a beneficio di un contributo mensile alle famiglie delle vittime delle due insurrezioni dell’ottobre 2014 e del settembre 2015 (en guise de solidarité envers « le peuple insurgé» qui a vaincu le clan Compaoré dans sa tentative de confiscation du pouvoir en 2014 et en 2015). Le insurrezioni popolari, in particolare dei giovani (una quarantina di vittime in tutto) hanno permesso di far capitolare il regime dell’ex-presidente Blaise Compaoré (fuggito in Costa d’Avorio) e del suo braccio destro generale Gilbert Diendéré, capo del Corpo di guardia e di sicurezza presidenziale, autore del recente colpo di Stato, ora arrestato e imprigionato in attesa del processo.
La popolazione ha accolto tale decisione molto favorevolmente come un segno positivo di cambiamento promosso dal nuovo governo, il quale ha definito la decisione: “un effort au niveau de la législature pour aller vers une meilleure gestion du pays, dont selon lui, 48% de la population vit en dessous du seuil de pauvreté”.
Franco Losa, Ouahigouya, 20 gennaio 2016